
La mia amica Barbara, di passaggio a Colfiorito, ha avuto un pensiero per me: la roveja. Detta anche pisello dei campi o robiglio, è una varietà di pisello. Questo legume fu importato in Europa dal Medio Oriente, conosciuto fin dal Neolitico, ma ultimamente praticamente scomparso dalle nostre produzioni.
Un pensiero che ho molto gradito e che appena ho avuto il tempo necessario l’ho trasformato in una deliziosa zuppa per cena. Si perché la preparazione richiede diverse ore: 12 ore di ammollo, 40 minuti di bollitura e altri 60 minuti di ripasso in padella con gli odori che più preferite.
Dal 2006 la roveja è presidio Slow Food, e il suo uso in cucina sta rinascendo, ed ha un ricco contenuto di potassio, fosforo, fibre e vitamina B1.

La ricetta
Ho tentato in ammollo 500 g di roveja per 12 ore. Trascorso questo tempo, l’ho bollita per 40 minuti in abbondante acqua con 1 pizzico di sale.
Ho preparato un soffitto con olio d’oliva, 1 carota a dadini, rosmarino, prezzemolo, sedano, cipolla tritati grossolanamente e uno spicchio d’aglio. Ho aggiunto la roveja bollita, fatto insaporire per qualche minuto. Completare con qualche cucchiaiata di passata di pomodoro e se gradite del pepe macinato. Ho aggiunto dell’acqua di bollitura e fatto cuocere ancora per circa 60 minuti. A cottura ultimata la roveja deve risultare morbida all’assaggio.
Servire come preferite, con crostini di pane e un filo d’olio evo a crudo



Fatta così sicuramente é buona. Ne ho ancora un po’ la faró così.
Grazie. Un abbraccio.
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Ciao Michele, aspetto il risultato allora!! Grazie
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